Diabete, comunicazione e condivisione fanno la differenza
La comunicazione medico-paziente viene ormai considerata ala stessa stregua delle terapie farmacologiche. Gli studi dimostrano che può influire positivamente o negativamente sul percorso dei pazienti. In particolare, i pazienti con malattie croniche come il diabete.
Ma non è tutto. Un altro aspetto fondamentale per imparare a vivere meglio con il diabete può essere il confronto con gli altri, quegli altri che stanno vivendo la stessa esperienza.
Banalmente potremmo dire che la motivazione di questo potrebbe essere un concetto antico come il mondo: mal comune mezzo gaudio o l’unione fa la forza. E alla base ci sarebbe sicuramente un po’ di verità. Ma secondo le testimonianze che riceviamo e secondo l’esperienza di alcuni di noi c’è molto, molto di più.
La comunicazione con il proprio medico risulta essere potenziante quando contribuisce a costruire un rapporto di fiducia, di partnership, di collaborazione tra il medico e il paziente, quella che tecnicamente viene chiamata alleanza terapeutica.
E cos’è un alleato se non quel punto di riferimento con cui condividiamo uno specifico percorso in una specifica sfida, a cui si attribuisce la capacità di aiutarci a vedere e superare le difficoltà, sapendo di poterle affrontare insieme, cercando le risorse e le strategie più efficaci? E certamente un alleato è una persona di cui devi fidarti e dal quale hai bisogno di sentire fiducia, attenzione, presenza oltre alla competenza adeguata, naturalmente. Devi sentire che ti capisce tanto da poter condividere con lui non solo i sintomi, ma quello che provi tu di fronte a quei sintomi.
Nella comunicazione efficace questi punti si riassumono in 3 ingredienti fondamentali:
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Riconoscimento
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Comprensione
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Identificazione
che il ricevente prova ascoltando il mittente.
Poi c’è la parte relativa al confronto con gli altri, cioè, altre persone che vivono un’esperienza simile alla tua: vivere con il diabete. Ed è fondamentale perché questo può aiutare sia per aspetti pratici, che per aspetti emotivi e psicologici, soprattutto nella fase iniziale, dove le reazioni emotive sono di diverso tipo e, molto spesso, in contrasto. Ci può essere la fase del rifiuto della malattia con emozioni di rabbia, paura, preoccupazione, depressione… che attraverso vari gradi precede la fase di accettazione, anche questa potenzialmente piena di emozioni diverse e contrastanti: dalla rassegnazione all’accettazione più consapevole, al senso di sfida o di crescita, a una maggiore serenità che può portare a un approccio più lucido e consapevole… Chi le ha provate lo sa.
Ognuno vive in modo differente il proprio percorso, il proprio diabete, ma certamente confrontarsi con chi lo ha già vissuto e magari si trova alla fase successiva può essere di grande aiuto per chi si trova all’inizio del percorso. Perché non ci si sente soli e si può condividere le proprie paure e le proprie emozioni con persone che le hanno già provate. E’ un po’ come avere una rete di protezione che sì, può dare quel briciolo di forza che serve quando tu senti di non averla e alla quale puoi contribuire quando sono gli altri ad averne bisogno.
Questo non solo può aiutare a trovare strategie efficaci e soluzioni per affrontarle, ma può semplicemente dare forza, speranza e incoraggiare chi ha la sensazione di essere entrato in un tunnel e non riesce a vedere spiragli di luce. Questo vale sia per gli adulti che per i più giovani, vale per i singoli individui e per le famiglie. Siamo consapevoli che a volte possono sembrare cose piccole, banali, luoghi comuni, ma siamo altrettanto consapevoli che nella vita di tutti i giorni dei pazienti con diabete che ci scrivono a volte sono proprio quelle piccole cose che fanno la differenza.
Vorremmo chiudere questo articolo facendoti una domanda. Se vuoi puoi rispondere scrivendoci via mail all’indirizzo info@frioitalia.com o aggiungendo un commento sotto questo articolo o scrivendoci un messaggio privato sulla nostra pagina Instagram o Facebook
Nella tua esperienza con il diabete, personale o di un tuo familiare, quanto e in che modo ha influito la comunicazione con il tuo medico e il confronto con gli altri?
Saremo felici di ricevere la tua risposta.
Siamo con voi, come sempre! 💙
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